Si è tenuto dal 10 al 14 aprile a Montecchio Precalcino (VI) il terzo seminario dell’Accademia Internazionale di Agricoltura Biodinamica, nell'azienda agricola “La Decima” che da quasi un anno è stata presa in gestione dalla famiglia Lago. I Lago sono proprietari anche dell'“Antico podere Bernardi” a Castel d’Aiano (Bo), storica azienda produttrice di yogurt in vendita nei negozi Naturasì.
Il primo giorno abbiamo potuto visitare ed osservare i lavori di ristrutturazione intrapresi dai gestori per dare nuova vita alla “Decima”. Prima dell’arrivo dei Lago, tutto il sito è stato una grande azienda agricola sperimentale che, con il sostegno del Comune e della Regione, ha realizzato attività didattiche e dimostrative, assumendo un importante ruolo di diffusione delle conoscenze e delle innovazioni in campo agricolo, forestale ed ambientale. Ora per avviare l'attività sono state acquistate una trentina di vacche di razza Bruna alpina che in pochi mesi, con la nascita dei vitelli, hanno dato vita anche al ciclo produttivo dell'azienda.

Il tema di questo seminario è stato la “scienza del suolo e del cielo”.  Come docente del suolo abbiamo avuto Carlo Triarico, presidente dell'Associazione per l'agricoltura biodinamica, con il quale abbiamo potuto imparare, confrontarci ed elaborare idee e pensieri, toccando fisicamente con mano diverse tipologie di rocce e terreni, per approfondire la differenza tra roccia calcarea e roccia silicea.
Per approfondire meglio quest’ultimo tema e capire cosa significa lavorare in suoli diversi, ci siamo recati in visita a due aziende biodinamiche. La prima azienda, con un suolo fortemente siliceo, era a Spera in Trentino, dove siamo stati accolti da un abile agricoltore biodinamico, Ruggero Tommaselli, specializzato nella coltivazione di meli e peri per la produzione di materie prime e trasformati, attività che svolge da più di 20 anni. Tra le varie cose, Ruggero ci ha spiegato anche la notevole efficacia ed efficienza delle api, delle quali è custode sin da quando ha iniziato a fare agricoltura, passione tramandata dal padre e dal nonno. In questa azienda si respirava un'armonia incredibile, tra uomo, natura e animali, il tutto in perfetto equilibrio.
La seconda azienda che abbiamo visitato si trova a Gazzo Veronese, dove un giovane agricoltore, Stefano Olivieri, ha iniziato la conversione al biodinamico di un terreno prevalentemente calcareo-argilloso, in un ambiente difficile anche per la notevole concorrenza con i vicini convenzionali. Nonostante tutto, ci è sembrato che Stefano ha intrapreso una strada che con sforzo e determinazione darà i suoi frutti, mettendo a frutto una passione da lui nata sin da piccolo e che, pian piano, si sta concretizzando.
Una sera abbiamo avuto anche una lezione di agricoltura sociale, una tematica complessa ma sempre più sentita e necessaria. Infatti, l'agricoltore non deve essere un individuo isolato che produce per una comunità ignara di cosa vuole dire realmente coltivare la terra. Per questo motivo, con l’agricoltura sociale si hanno delle aziende che, oltre a produrre alimenti, forniscono aiuto e programmi di recupero a persone bisognose, in modo tale non solo da aiutarle a reinserirsi nella comunità, ma soprattutto a dare loro speranza e forza tramite il lavoro che svolgono individualmente con la Terra, in un lavoro di unione e comunità per il bene di tutti, anche dell'azienda in cui si svolge tale lavoro.
Nei pomeriggi abbiamo quindi approfondito la scienza del cielo, tematica approfondita grazie all'aiuto di Luigi Vezzoli, un abile agricoltore biodinamico che con gli anni ha sviluppato una notevole passione ed interesse per l'astronomia. Siamo stati rapiti dalle sue spiegazioni, in quanto affrontava in modo praticamente spontaneo un argomento così vasto e complesso quale la scienza del cielo. Abbiamo affrontato tematiche come ad esempio il moto lunare e l'influenza di questo sulle piante, anche attraverso l'aiuto del calendario delle semine di Maria Thun, la nascita delle stagioni con i quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco), la connessione con i 12 segni zodiacali.
Infine, ogni giorno abbiamo avuto anche lezioni di scultura tenute da Isidoro Dal Col, un maestro ceramista che con pazienza e passione ci ha fatto lavorare l'argilla, aiutandoci a dare forma con le nostre mani a forme scultoree sempre più elaborate, trasmettendoci in poco tempo la passione per quest’arte che svolge da una vita con bambini, adulti e disabili.

E’ stata quindi una settimana che ci ha portato a fare un lavoro proficuo non solo con i nostri pensieri, ma anche con la nostra volontà ed in ultima anche nei nostri sentimenti.

Alessio Papa

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