Il nono seminario dell’Accademia biodinamica si è svolto in Trentino dove abbiamo visitato le migliori aziende biodinamiche frutticole e vitivinicole.

Lunedì mattina, subito dopo l’incontro di pittura, abbiamo conosciuto Alex Terzer, uno dei fondatori della Cooperativa Osiris di Postal (BZ), che ci ha presentato la storia dell’azienda e la situazione della produzione agricola del Trentino.
Osiris, che abbiamo poi visitato venerdì, è una cooperativa fondata nel 1988 dagli agricoltori biodinamici della zona con lo scopo di creare una struttura di produzione e commercializzazione di mele, pere, patate, piccoli frutti, succhi e concentrati di mele, tutti certificati Demeter. Osiris ha sempre desiderato essere indipendente, per favorire l’agricoltura biodinamica e garantire l’origine e la qualità del prodotto. Fin dagli inizi essa si è legata ad Ecor per l’ideale comune dell’agricoltura biodinamica e ad oggi continua ad esistere un intimo e forte rapporto che va oltre l’aspetto commerciale. Nei meleti delle aziende associate si cerca di favorire prima di tutto la Vita tramite una crescita e produzione equilibrate, così da fornire frutti veramente sani e buoni.
La cooperativa gestisce 25 mila quintali di mele, divisi tra le mele destinate alla vendita diretta e quelle destinate alla trasformazione in succo e concentrati. Oltre a questi prodotti ci sono anche due linee di detersivi ecologici (a base di succo di mela).
Oltre ad Alex Terzer, lunedì pomeriggio abbiamo poi conosciuto Claudio Casera, anch’egli uno dei fondatori di Osiris, esperto di biodinamica, dei preparati e del loro utilizzo. Con Claudio abbiamo passato la giornata nell’approfondire la produzione di mele, di cui il Trentino Alto Adige è famoso.
Claudio ci ha spiegato come la qualità della produzione dipende essenzialmente da due fattori: la scelta delle varietà e del portainnesto. La varietà va scelta molto attentamente perché decide le caratteristiche della mela che in futuro posizionerò sul mercato, invece il portainnesto determina lo sviluppo e la rusticità della pianta.
Nel convenzionale si usano principalmente portainnesti deboli come l’M9, perché permettono di avere grandi produzioni già dal terzo anno e hanno una facile gestione della vegetazione.
Nel biologico e nel biodinamico, invece, si preferisce utilizzare dei portainnesti medio-vigorosi, come i M4, M7 e M25 per la loro rusticità, resistenza alle avversità ed uno sviluppo armonico tra parte produttiva e vegetativa, che però necessitano di un’entrata in produzione più tardiva.
Le piante da seme vengono purtroppo sempre meno utilizzate, a causa dell’eccessivo rischio economico di piazzare sul mercato, dopo 5 anni di coltivazione, un prodotto già obsoleto.
Questa tendenza a scegliere portainnesti sempre meno vigorosi ha determinato una riduzione della vita media di un impianto, che è passata dai 60 ai 15 anni.
Lunedì sera abbiamo poi avuto una conferenza del dott. Stefano Gasperi dal titolo “La responsabilità morale dell’uomo per l’evoluzione dei regni della natura”. Secondo il dott. De Gasperi, l’uomo ha un ruolo nell’evoluzione della natura e la visione di essa non può fermarsi ad un approccio ecologico, il quale agisce per paura che la natura un giorno ci possa abbandonare se maltrattata. Bisogna andare oltre ed essere consci che ogni organismo vivente ha un processo evolutivo e l’intento della biodinamica è quello di vivificare, spiritualizzare ed innalzare la realtà fisica per far sì che i regni della natura possano compiere la propria missione su questa terra.

Martedì siamo andati a visitare la famosa cantina e tenuta di Alois Lageder. Qui vengono consegnati durante la vendemmia 1000 quintali al giorno di uva raccolta a mano, il 50% derivante da coltivazione convenzionale, la rimanente parte da vigne biologiche e biodinamiche.
La cantina si sviluppa verticalmente sul fianco della roccia di una montagna fino a 17 metri sotto terra. Il vino viene prodotto senza un uso smodato di solfiti e la fermentazione è fatta partire spontaneamente. Ogni anno vengono prodotte 1 milione e 200 mila bottiglie, di cui un terzo viene venduto in Italia, il resto in Germania e Stati Uniti.
L’azienda si è convertita al metodo biodinamico nel 2004. I preparati vengono distribuiti tutti gli anni su tutta la superficie e la concimazione è svolta dalle vacche e dalle pecore che pascolano tra i filari delle vigne. Gli impianti più vecchi sono a pergola, mentre quelli più giovani a Guyot per facilitare le operazioni meccaniche.

Mercoledì mattina ci siamo diretti invece a Dobbiaco per visitare l’azienda di Bernhard Feichter, un agricoltore e panettiere molto stimato e conosciuto in Val Pusteria. Bernhard produce principalmente cereali per panificare, un po’ di trigonella per dare al pane la tipica aroma di finocchietto selvatico ed una piccola parte di ortaggi. Il ciclo chiuso delle materie prodotte e consumate è possibile grazie alla collaborazione di un'altra azienda del luogo che fornisce letame in cambio di paglia, crusca e scarti di lavorazione. Per evitare di impoverire il terreno lasciando ossidare la sostanza organica, in questa azienda si preferisce “chiudere” e compattare i terreni, favorendo così l’attività dei batteri azoto fissatori sotto l’azione dei raggi solari.
Mercoledì pomeriggio abbiamo poi fatto visita ad Andreas Schiner a Gais (BZ). Andreas amministra una struttura di riabilitazione di persone con difficoltà psichiche grazie al lavoro agricolo, artigianale ed in generale al legame con la natura, il Sagermüllerhof. All’interno della comunità vivono 18 persone e altre 13-14 vengono per lavorare durante il giorno. Il percorso riabilitativo medio dura 1-2 anni. Da 25 anni il  Sagermüllerhof coltiva con il metodo biodinamico 14 ettari di terreno, dei quali la maggior parte destinati a cereali per la panificazione e la rimanente parte destinati a produzioni orticole. In azienda sono presenti 7/8 vacche di una razza locale, 25 pecore ed una cinquantina di galline. Grazie al letame delle vacche e delle galline riescono a creare dei grandi ed imponenti cumuli ricchi di paglia, che per loro conformazione (grande mole e superfice compattata) subiscono processi anaerobici piuttosto che ossidativi.

Giovedì mattina ci siamo diretti a Mezzolombardo per vedere e assaggiare le superbe creazioni di Elisabetta Foradori: i vini! L’azienda Foradori nasce convenzionale, ma nel 1999 inizia una conversione al metodo biodinamico fino a ricevere la certificazione Demeter nel 2009. Successivamente sono state introdotte 5/6 vacche Grigio Alpina per avere un po’ di letame da compostare e per avvicinarsi sempre più all’archetipo di azienda/organismo.
I preparati da cumulo sono acquistati dal gruppo biodinamico del Trentino, mentre il cornoletame ed il cornosilice sono fatti in azienda. Il corpo aziendale è diviso in 15 ettari di proprietà e 10 ettari in affitto. In questi 25 ettari complessivi si coltiva: il Terol per la produzione di vini rossi; Nosiola e Incrocio Manzoni per la produzione di vini bianchi. Una volta fatta la pigiatura dell’uva, il succo viene fermentato ed invecchiato in 3 contenitori diversi, in base al vino desiderato.
- Una botte di cemento che sfrutta l’inoculo di lieviti presenti nei pori del cemento.
- Una botte di legno che sfrutta l’inoculo di lieviti presenti nelle venature del legno.
- Un’anfora che ha un materiale più reattivo che crea una relazione di scambi di sostanze tra la soluzione ed il contenitore.
Ogni anno vengono prodotte 150 mila bottiglie dei vini più pregiati del Trentino.
Giovedì pomeriggio siamo andati a Spera a visitare la “Monti e Cielo” di Paolo Paterno, un’azienda di 4 ettari che produce piccoli frutti. Nata nel 2000 come azienda biologica, ha poi intrapreso un percorso di specializzazione sul mirtillo, visto che Spera ha un terreno acido vocato per questo tipo di coltura. Uno dei principali nemici dei piccoli frutti è la Drosophila suzukii: se non controllato, questo insetto rischia di arrecare grossi danni ed è per questo che negli anni in questa azienda sono state adottate reti anti-insetto. Nel 2009 Paolo si è avvicinato alla biodinamica, associandosi alla Osiris per difendere la libertà dell’agricoltore di decidere il tipo di coltura da piantare nei propri campi. La produzione di piccoli frutti permette di avere grandi ricavi da piccole superfici, ma con ingenti costi di gestione dato che nel periodo della raccolta il personale si decuplica ed incide per il 75% dei costi.

Venerdì mattina siamo andati a visitare il maso di Hubert Dezini e successivamente la Cooperativa Osiris di cui Hubert è Presidente.
Nel pomeriggio abbiamo poi visitato l’azienda di Alex Terzer vicino ad Ora, un maso dove vengono coltivati principalmente meli. Nel 1990 Alex ha conosciuto la biodinamica, anche grazie a Claudio Casera, e ha deciso d’introdurre in azienda qualche vacca con i rispettivi vitelli. Il letame prodotto dagli animali viene addizionato con paglia, poi compostato e infine distribuito nei campi; i residui delle potature diventano nuova energia termica sotto forma di pellet per la caldaia. Qui i meli “godono” di un impianto a bassa densità, due metri tra ogni pianta, che permette uno sviluppo migliore lasciando alle chiome maggiore aria e luce. In azienda è stato anche costruito un impianto di irrigazione che distribuisce i trattamenti biologici, così da evitare inutili perdite di tempo ed i malsani calpestii dei trattori. Le mele raccolte prendono due strade: le più brutte saranno utilizzate per produrre succo; le più belle saranno destinate alla vendita diretta.
Alex si occupa anche di conservare i preparati per tutti i soci del gruppo biodinamico del Trentino, fatti in auto-produzione dagli stessi associati.
La sera di venerdì Claudio Casera ci ha raccontato l’azione degli eteri sulle piante durante le stagioni, per aiutarci a capire un po’ meglio i comportamenti dei vegetali nell’arco dell’anno.

Sabato mattina, il seminario si è felicemente concluso con una meravigliosa camminata scalza di gruppo condotta da Andrea Bianchi, che nella sua semplicità mi ha colpito particolarmente, perché mi ha fatto capire quanta strada ci sia ancora da fare per ritrovare una vera connessione con la natura.

 

Filippo Rossi

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